Il 29 luglio si celebra in tutto il mondo l’undicesima edizione della Giornata Mondiale della Tigre, istituita durante il Summit sulla Tigre di San Pietroburgo nel 2010 allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul numero in diminuzione delle tigri, che sono sull’orlo dell’estinzione, e per incoraggiare la conservazione del loro habitat naturale. Uno studio svolto nel Sud-Est asiatico ha messo in relazione la diffusione dei bracconieri sul territorio con il modello di occupazione dello spazio da parte delle specie di animali (cervi, antilopi, cinghiali…) che compongono gran parte della dieta della tigre in quelle regioni. Questa ricerca ha concluso che l’incremento della presenza di bracconieri incide in maniera significativa sia sul numero sia sulla distribuzione delle prede della tigre che in molte aree è spesso costretta a rivolgere le proprie attenzioni verso il bestiame domestico. Lo studio dimostra dunque che il bracconaggio non solo uccide direttamente le tigri, ma aumenta indirettamente anche il conflitto uomo-tigre, avviando una terribile catena che si auto-alimenta.

Per questa giornata abbiamo, quindi, pensato di proporvi la lettura di un bellissimo albo “Il principe tigre” scritto e illustrato da Chen Jiang Hong. Chen per i suoi libri attinge liberamente al patrimonio fiabesco e leggendario dell’estremo oriente e in particolare della Cina, sua terra natale. Nelle sue illustrazioni utilizza spesso, come in questo caso, tecniche pittoriche tradizionali come inchiostro di china e colori su seta e su carta di riso, utilizzando forti contrasti di luce e, come dice Walter Fochesato nel suo articolo dedicato a Chen Jiang Hong (rivista Andersen n. 372 del maggio 2020), organizzando la pagina con arditi tagli compositivi che la rendono varia e quanto mai ariosa.

La storia racconta di una mamma-tigre che, accecata dal dolore per l’uccisione dei suoi piccoli da parte dei cacciatori, semina il terrore tra gli abitanti dei villaggi. L’imperatore allora decide di mandare l’esercito per ucciderla ma la veggente Lao Lao gli consiglia di offrirle suo figlio, il principe Wen. Il piccolo uomo, come previsto dalla veggente, non viene mangiato dalla tigre che invece lo adotta trasmettendogli i valori della giustizia, della libertà, dell’amore e insegnandogli a conoscere le leggi della natura. Diventato grande il giovane Wen, spinto anche dalla disperazione di sua madre che lo rivoleva accanto a lei, torna nel mondo degli uomini. Ma, non dimenticando gli insegnamenti ricevuti dalla tigre, una volta diventato padre le affiderà suo figlio, affinché impari che i due mondi, quello dell’uomo e quello della tigre, possono coesistere rispettandosi e aiutandosi reciprocamente e perché «Solo così potrà diventare un vero principe».

Buona lettura!

 In copertina: Il Principe tigre, Chen Jiang Hong, Babalibri, 2005